Gioielleria e KPI: cosa sono e a cosa servono

Posted by Pietro Tibaldeschi on 20-giu-2020 9.32.40

 

 

 

Se leggi questo post mail ed hai una gioielleria, hai 7 probabilità su 10 di avere un fatturato entro i 500k€.

Le gioiellerie con questa soglia di fatturato sono realtà mediamente piccole e che Federpreziosi stima in una percentuale entro il 70% del totale.

Quando la tua attività è una micro impresa il terreno di gioco su cui ci si muove è ostico.

Ci sono i fornitori da gestire.

I consulenti che seguono la tua fiscalità, le paghe, la sicurezza e altri aspetti dell'attività.

I clienti da servire.

I tanti oneri amministrativi e di segreteria cui sei chiamato a rispondere.

Ed infine, non di secondaria importanza, la gestione dei rapporti con i famigliari coinvolti nell'attività, che - sempre per Federpreziosi - rappresentano l'ossatura organizzativa tipica di queste imprese.

Probabilmente, se sei entro questo gruppo di attività, quello che ti succede è che "confondi" il patrimonio personale con quello della società ed è piuttosto naturale che sia così.

Per gestire la tua attività al meglio dovresti conoscere il significato di KPI.

So che può sembrare apparentemente complesso ma in realtà, ne sono certo, osservi ogni giorno i tuoi KPI quando utilizzi i social network.

Facciamo un passo indietro: cosa significa KPI?

KPI sta per Key Performance Indicator che tradotto in italiano suona più o meno così: Indicatore Chiave di Performance.

Un Indicatore è un numero che riassume un fenomeno complesso.

Nel caso dei social network, ad esempio, sono certo che tu misuri il successo di un post attraverso il numero dei "mi piace" che prendi.

Se è così, allora il numero dei "mi piace" è per te un KPI ovvero un Indicatore di Performance Chiave con il quale misuri il successo del tuo post.

Ai fini dell'andamento commerciale della tua azienda, però, il numero di "mi piace" sui post non è un Indicatore valido: non guadagni con i post :)

Prendendo dal lessico di Eric Ries potremmo dire che si tratta di una "vanity metric" ovvero una "metrica della vanità" con cui ti puoi vantare con amici e parenti ma che non ti offre davvero uno spunto di riflessione atto a farti prendere delle decisioni strategiche.

Fissare i KPI significa comprendere se stai lavorando bene nel raggiungimento del tuo obiettivo. Ricorda che ogni attività che poni in essere deve avere un relativo obiettivo. Qualunque attività, compresa quella di pubblicazione di un post :)

Questo principio te lo insegna anche Facebook, che al primo step di creazione di una Campagna ti chiede di fissare l'Obiettivo che hai: interazioni? clic al sito web? conversioni? generazione di lead? ecc.

Se hai un obiettivo chiaro puoi fissare dei KPI per capire quanto ti stai avvicinando al raggiungimento di quell'obiettivo. E se ti accorgi che non sei sulla strada giusta, allora puoi prendere delle decisioni per correggere il tiro.

E a proposito di prendere decisioni è vitale che tu sappia distinguere tra "dato" ed "informazione".

In questo senso il numero di "mi piace" è privo di significato se non lo contestualizzi per estrarre un'informazione. Quanto valgono 100 "mi piace"? tanto? poco? la risposta la ricavi osservando la competizione: in quel modo il dato, sommato ad altri dati, diventa informazione che ti consente di sapere qualcosa in più di ciò che stai osservando.

Il passaggio successivo, poi, è quello di trasformare le informazioni in conoscenza e per poterlo fare è necessaria l'esperienza.

Allora sapere che il numero di "mi piace" è un numero piccolo o grande ma che può essere completamente irrilevante ai fini del tuo sviluppo commerciale è una conclusione a cui arrivi avendolo sperimentato direttamente.

Il ruolo di un consulente in azienda è proprio questo: mettere a disposizione del cliente un patrimonio di conoscenza che consenta al cliente di raggiungere i suoi obiettivi più velocemente, evitando di dover fare la stessa esperienza che ha fatto il consulente.