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Piattaforma ecommerce sito gioielli: quale scegliere

Scritto da Pietro Tibaldeschi | 16-gen-2019 15.57.25

 

 

 

 

Evvai, è venuto il momento di fare il sito eCommerce. Ma da dove parti? dalla scelta della piattaforma e allora inizi a raccogliere informazioni in giro: agli amici, ai colleghi imprenditori orafi, ai tuoi fornitori che hanno le caratteristiche più simili a quelle che - nella tua idea - sono quelle idonee per fare una scelta di questo tipo (tipicamente il tuo sistemista, quello “dei computer”). E allora inizi a sentire nomi come Magento o Prestashop e provi ad approfondire le differenze, i pregi e i difetti degli uni e degli altri.

E dopo una prima fase di entusiasmo che ogni ventata di novità si porta dietro, inizi il tunnel buio della scelta di un qualcosa che - in fondo in fondo - non conosci. Pillola blu o pillola rossa?

So che ti sto per dire qualcosa di molto impopolare ma ti assicuro che è ciò che ho sperimentato sul campo direttamente.

Nella maggioranza dei casi, la tecnologia che impieghi (o, detto in altre parole, la piattaforma o il motore eCommerce o il carrello) è sostanzialmente ininfluente. Vai, che i detrattori si scatenino con gridolini e lanci di pomodori :)

Certo le piattaforme sono differenti - in alcuni casi eccezionalmente differenti - ma questo distinguo per chi inizia e chi non ha una dimensione “enteprise” è completamente ininfluente.

Come per le scarpette del calciatore. Sei Ronaldo, ti documenti sul “momento di torsione” della suola della scarpa. Giochi negli amatori, puoi andare anche a piedi nudi e comunque non diventerai Ronaldo il giorno che acquisterai le sue stesse scarpe.

Il fatto è che molti consulenti ti nascondo questi aspetti perché vogliono vendere. Nella mia esperienza, i più pericolosi sono coloro che offrono soluzioni open source perché - spesso ma non sempre naturalmente - fanno leva sul fatto che “è gratis”. Intanto una precisazione: open source non vuol dire gratis ma “sorgente aperta” (ovvero il software può essere preso ed elaborato da ogni informatico che abbia il desiderio di farlo).

Sotto il profilo tecnologico, tipicamente i motori di ecommerce si possono distinguere in 2 grandi categorie: on-premise e SAAS.

Nel primo caso, quando ti affidi ad una piattaforma on-premise, devi possedere (affittare) l’hardware per poter far girare il “software”. Esattamente come una APP ha bisogno di uno smartphone per girare, un sito eCommerce ha bisogno di un server.

Nel secondo caso, invece, compri l’accoppiamento di software ed hardware.

Per esperienza ti consiglio questa seconda opzione perché esistono fornitori, come Shopify, che con un prezzo davvero eccezionale ti consentono di risparmiare su quei costi “nascosti” che nelle soluzioni on-premise avresti.