Come già sai, internet offre innumerevoli opportunità commerciali che si annidano nella miniera di dati che noi tutti - continuamente - rilasciamo navigando o usando dispositivi connessi alla rete.
Ma perché tutti questi dati dovrebbero rappresentare una miniera e soprattutto come possiamo sfruttarne il potenziale?
Una delle primissime applicazioni alle quali puoi pensare se vuoi capitalizzare i dati raccolti su internet è proprio il test A/B.
Il test A/B è quello per tramite del quale puoi verificare quale delle due soluzioni, la soluzione A e la soluzione B appunto, funziona meglio. Ma cosa significa, nel dettaglio?
Ti faccio un esempio: immagina di dover inviare una mail promozionale. Sei indeciso sulla stesura dell’oggetto della mail perché ne cerchi uno davvero accattivante, che si faccia notare, che invogli gli utenti ad aprire il messaggio che stai mandando.
Ecco, sei intenzionato ad elaborare un oggetto che funzioni ovvero che preveda il maggior numero di utenti che aprono la mail. Misurando questa quantità misuri l’Open Rate, ovvero il rapporto tra utenti che aprono la mail sul totale di coloro che l’hanno ricevuta. Se 1 solo utente apre la mail su 100 che ricevono il messaggio, allora il tuo open rate è dell1%.
Nell’epoca prima di internet avresti coinvolto creativi, copy e professionisti del mondo della pubblicità e - soprattutto - ti saresti dovuto affidare alla loro esperienza.
Oggi puoi condurre un test A/B. Mandi la mail a 100 utenti con un oggetto, agli altri 100 con un altro oggetto. Misurando l’OR del primo e del secondo invio, misuri qual è l’oggetto migliore.
Il test A/B può essere condotto su tutte quelle unità elementari sulle quali raccogli dei dati: un pulsante, la creatività di una landingpage, o una funzione del tuo sito.
L’approccio previsto dal test A/B è scientifico e questo ti consente di affrontare internet cogliendo davvero le opportunità che offre, lasciando da parte i tuoi sentimenti e osservare la realtà in modo oggettivo.