Intelligenza artificiale è una locuzione che viene usata spessissimo nel recente passato. L’idea di una intelligenza artificiale risale agli anni ‘40. Oggi si sono create le condizioni perché l’intelligenza artificiale si possa manifestare: la potenza di calcolo a buon mercato, infatti, è uno dei maggiori motore.
Il grosso distinguo che dobbiamo fare quando parliamo di intelligenza artificiale, abbreviata con AI (artificial intelligence) è tra Machine Learning e Deep Learning.
Detto in parole molto semplici, il machine learning è quel contesto dell’intelligenza artificiale in cui un algoritmo impara facendo. Ad esempio: gli faccio vedere un’immagine e chiedo all’algoritmo di dirmi se in quell’immagine c’è un animale o un essere umano. Nella prima sbaglia, e glielo dico, nella seconda fa giusto, arrivata alla 200esima l’algoritmo ha imparato e sa distinguere se in un’immagine c’è un animale o un essere umano.
Il deep learning, invece, è la combinazione di ML e di quelle che vengono definiti “reti neurali”. Qualcosa che può sembrare molto futuristico ma sono tecnologie impiegate, per esempio, nel riconoscimento vocale: quando dite, ad esempio, “ok Google”...
L’AI è già a portata di tutti, infatti ad esempio MS offre un pool di servizi “cognitivi” che permettono la:
- visione artificiale, l’esmpio del gatto
- sintesi vocale, che è quella che consente, ad esempio, per convertire una registrazione in un testo
In ambito orafo, un esempio di AI è quello impiegato da Chanel nella produzione di un sistema che trovi sul sito.
Questo sistema consente di:
- esplorare tra i vari prodotti
- sceglierne uno, vedere i dettagli
- provarlo usando la webcam